Alessio Murgia in moto dalla Sardegna alla scoperta del mondo
Mototerapy, la scoperta di nuovi orizzonti e la sua straordinaria creatività, hanno permesso al giovane sardo di affrontare la grande sfida contro la sua malattia.

“La moto è la mia terapia, una via di fuga e di guarigione”. Questa in sintesi potrebbe essere la filosofia di vita di Alessio Murgia, che dalla sua amata Sardegna è partito in più occasioni alla volta delle strade del mondo. Per lui non ci sono traguardi da tagliare, ma nuove tappe che stanno a testimoniare il suo coraggio e la grande determinazione, nell’affrontare le grandi sfide della vita.
Chi è Alessio Murgia: il sardo che gira il mondo con la sua moto
L’incontro con Alessio è di quelli che sanno lasciare un segno, dopo il loro passaggio. Il suo sorriso e gli occhi che trasmettono una grande voglia di scoprire nuovi orizzonti, non passano di certo inosservati. L’esuberanza dei suoi 38 anni è stata caratterizzata sempre dalla smania del viaggio del cambiamento, fin da piccolo.
“Sono nato a Cagliari. Fin da bambino nonostante le dimensioni ridotte del mio mondo, ho avuto l’opportunità di viaggiare. Grazie al lavoro di mia madre insegnante precaria, ho spesso cambiato scuola e città. Questa esperienza, col tempo, si è rivelata una preziosa lezione che ha alimentato la mia curiosità nello scoprire luoghi nuovi”.
Così esordisce Alessio Murgia al nostro ultimo incontro in cui racconta come a soli 19 anni abbia iniziato a trascorrere “le stagioni estive lavorando all’estero, in Spagna e poi in Inghilterra, e ho iniziato a viaggiare qua e là. Tuttavia, i miei veri viaggi in giro per il mondo sono iniziati nel 2008, quando ho intrapreso la carriera marittima come allievo ufficiale a bordo di navi da crociera. Per dieci anni ho dedicato anima e corpo a questo lavoro, scalando le gerarchie fino a diventare primo ufficiale di macchina”.
La svolta nella vita di Alessio
Proprio con il suo lavoro sulle navi turistiche, Alessio ha potuto visitare numerosi luoghi straordinari entrando così in contatto con le più diverse culture. Tutte così affascinanti e stimolanti, agli occhi del giovane uomo di Cagliari.
Ma ecco arrivare una battuta d’arresto non prevista: “Alla fine del 2018, ho ricevuto la diagnosi di Sclerosi Multipla. Questa patologia si è rivelata incompatibile con la mia professione, e una commissione medica ha decretato l’annullamento del mio libretto di navigazione. È stato un punto di svolta, il momento in cui ho dovuto scoprire un nuovo me.
Alessio ha dovuto trovare una motivazione in se stesso, per affrontare questa importante sfida che la vita gli ha posto davanti: ” La mia principale motivazione è stata quella di voler elaborare la notizia e comprendere quali potessero essere i cambiamenti del mio corpo. Ho sentito l’urgenza di intraprendere questo primo viaggio in moto come un modo per affrontare la situazione, e accettare i cambiamenti che stavano avvenendo in me“.
Parola d’ordine: prevedere l’imprevedibile
Intraprendere un viaggio in moto, non è cosa da poco. Lo ben sanno i bikers che d’estate troviamo percorrere le strade di montagna o quelle che lambiscono le nostre coste. Organizzare un lungo viaggio su due ruote, richiede una buona organizzazione personale che deve tenere conto delle esigenze sia dei viaggiatori, che dei possibili imprevisti del mezzo.
Alessio si è dovuto quindi confrontare con le difficoltà nel viaggiare in moto, mentre stava combattendo la sua malattia: ” Quando ho intrapreso il mio viaggio in moto, avevo appena scoperto di avere la SM. Proprio questo viaggio è stato l’opportunità per esplorare i miei limiti e capire come il mio corpo stava cambiando, a causa della malattia. Era una sfida emozionante e spaventosa allo stesso tempo. Una delle principali difficoltà che ho affrontato è stata l’incertezza. Non sapevo come il mio corpo avrebbe reagito alle lunghe ore di guida in sella alla moto e alle condizioni variabili della strada. Dovevo fare i conti con la paura di possibili peggioramenti della mia condizione durante il viaggio”.
Nuove domande a cui dover dare una risposta
Nuovi bisogni fisici per Alessio e tanti interrogativi sulle possibili complicanze durante il viaggio, hanno fin da subito forgiato una nuova consapevolezza in lui. I bikers ben sanno bene cosa voglia dire affrontare un viaggio in solitaria, dove ci si deve organizzare tra soste e ore di viaggio, tra pasti fugaci e riposo in condizioni impensabili: “La stanchezza è stata un problema occasionale, ma ho sempre cercato di non strafare e avere sufficienti pause e riposo per evitare di affaticare eccessivamente il mio corpo. Ho imparato ad ascoltarlo attentamente e adattare il mio ritmo di viaggio di conseguenza. Inoltre, ho dovuto fare attenzione alla mia alimentazione e all’idratazione, entrambe cruciali quando si combatte la SM”.
Anche gestire le a lui nuove terapie farmacologiche e le cure mediche, sono state delle nuove preoccupazioni che non hanno mai lasciato un momento Alessio Murgia: ” Viaggiavo con una bella scorta di farmaci e dovevo fare attenzione a non esporli a fonti di calore eccessive. Nonostante tutte queste sfide, sono fortunato nel dire che durante l’intero viaggio, la mia malattia non ha causato problemi gravi. Ho imparato molto su me stesso, sulla mia resilienza e sulla capacità del corpo di adattarsi alle sfide. Questa esperienza è stata un test di resistenza e una testimonianza della forza interiore che può emergere in ognuno di noi, nelle situazioni più difficili”.
Il viaggio inizia prima, sempre dentro noi stessi
C’è sempre una fase fondamentale quando si intende intraprendere un viaggio, un nuovo corso, una nuova sfida. ciò vale anche per Alessio che necessita di qualche accortezza in più, prima di salire sulla sua due ruote: ” Dal punto di vista fisico, ritengo che avere un corpo allenato sia fondamentale per poter affrontare lunghe distanze e situazioni impegnative. Pratico regolarmente attività fisica, come allenamenti cardiovascolari e di resistenza, per garantire che il mio corpo sia in buona forma. Questo mi permette di affrontare lunghe giornate in sella alla moto senza affaticarmi, e di mantenere una buona resistenza anche in situazioni più difficili“.
Oltre al contesto fisico Alessio al punto di vista mentale ci racconta che ormai è una persona estremamente abituata a viaggiare, spostandosi costantemente: “Sono sempre stato appassionato a scoprire nuovi luoghi e culture, quindi affrontare questo viaggio è stato per me una prospettiva eccitante e stimolante. Una cosa ho imparato, sì, è stato un viaggio di 100 giorni ma lo si vive sempre un giorno alla volta. Non cerco di proiettarmi troppo nel futuro o di preoccuparmi dei chilometri che mi separano dalla meta finale, ma mi concentro sul momento presente e cerco di godermi ogni istante del viaggio. Infine, la preparazione mentale include anche la gestione dello stress e la capacità di affrontare eventuali difficoltà e imprevisti lungo il percorso. Mantenere una mentalità positiva e aperta è fondamentale per superare gli ostacoli e per godersi appieno l’esperienza del viaggio”.
Condividere la propria condizione fisica, guardando oltre le difficoltà
Alessio ci racconta che nel corso del suo primo viaggio durato 100 giorni ” dopo aver ricevuto la diagnosi, non parlavo ancora pubblicamente della sclerosi multipla, forse perché all’epoca non avevo ancora preso consapevolezza della mia nuova condizione. Solo al mio ritorno, dopo aver imparato a conoscerla meglio, ho iniziato a condividere la mia storia tramite i social media e altri canali online”.
Il coraggioso biker ormai sentiva l’importanza di dover condividere la sua esperienza di vita, andando a sensibilizzare più persone possibili, in merito alla SM.” Allo stesso tempo volevo provare a connettermi con quelle persone che stessero vivendo la mia stessa situazione o esperienze simili, con l’obiettivo di ispirarle e incoraggiarle a nutrire le proprie passioni e perseguire i propri sogni nonostante le difficoltà. Oggi utilizzo Instagram con il nik alessio.mototherapy per divulgare il mio messaggio”, prosegue Alessio.
Insomma ancora una volta il potersi confrontare non può che generare sostegno e maggiore fiducia in se stessi. I suoi numerosi viaggi sono ormai divenuti un’occasione di scambio, incontro e confronto con gli altri, e con se stesso.
I momenti più significativi del viaggio
Per Alessio riuscire ad attraversare ben16 Paesi durante il tragitto di uno dei suoi viaggi più emozionanti, è stata una grande soddisfazione, mista a tante altre forti sensazioni: “Non riesco a stilare una lista dei momenti più emozionanti che ho vissuto sulle due ruote ma sicuramente se dovessi farla inserirei il Tourist Trophy sull’Isola di Man, con le moto che sfrecciavano a tutta velocità sul percorso. La Foresta Leggendaria di Cantrer Gwaelod in Inghilterra che è stata un’esperienza magica e incantata. Quando ho visitato Mont Saint Michel in Francia, ho avvertito un senso di meraviglia per la sua architettura e l’atmosfera mistica che lo circonda. È stato davvero un momento speciale durante il mio viaggio. Ma raggiungere Capo Nord, il punto più a nord dell’Europa, è stato incredibilmente emozionante per me. Salire su quel monumento e guardare l’orizzonte infinito mi ha regalato una sensazione di conquista e di connessione con la vastità del continente”
A distanza di tempo l’emozione nel racconto delle sue tappe di viaggio, emoziona ancora Alessio: “Ogni tappa del mio viaggio è stata ricca di momenti unici e suggestivi. Sono grato di avere avuto l’opportunità di aver vissuto queste esperienze straordinarie e di averle potute condividere con gli altri”.
Oggi nuovi obiettivi, all’insegna della creatività
Dopo i primi viaggi che hanno regalato nuova linfa vitale ad Alessio Murgia, ecco delinearsi un nuovo capitolo della sua vita: “Negli ultimi anni, ho fatto una scelta importante: dedicarmi anima e corpo all’artigianato. Ho investito tempo e risorse, ho imparato e ho visto crescere la mia passione. Da questo impegno è nato Xio_lab, il mio laboratorio artigianale specializzato nella lavorazione del legno”.
Alessio ci racconta come inizialmente tutto ciò era da intendersi come un semplice passatempo, una piccola fiammella che ardeva in lui. Alla soglia del nuovo anno sta per prendere forma un vero e proprio brand: “Voglio ripartire da me stesso, portando avanti questa passione e facendola crescere in qualcosa di concreto e significativo. Sono entusiasta di mettermi in gioco e vedere dove questa strada mi condurrà. Xio_lab non è solo un laboratorio, è una parte di me, un’espressione della mia creatività e dedizione all’artigianato. Voglio che ogni pezzo che esce da questo laboratorio porti con sé un pezzo della mia anima e della mia visione. Sono pronto a mettermi in gioco, facendo crescere questo marchio che ha radici profonde nella passione, e nella maestria artigianale. Sono grato per ogni passo che mi ha portato fin qui.”
Alessio Murgia: condividere costruendo una comunità di guerrieri
Inizialmente l’approccio alla sua malattia lo vedeva essere intento a tenere un diario personale. Ma ecco che con lo scorrere del tempo Alessio percepisce tutto ciò come un’opportunità di condivisione più ampia: “Il mio obiettivo è quello di spronare le persone che condividono la mia patologia a non smettere mai di lottare e a cogliere con gioia ogni singolo attimo di vita. Questa trasformazione è stata un naturale sviluppo del mio percorso. Ho realizzato quanto potesse essere potente il mio racconto, non solo per me stesso, ma anche per coloro che affrontano le stesse mie sfide”.
Ecco quindi che le pagine del suo diario sono diventate a poco a poco come un meraviglioso specchio in cui chiunque possa rivedersi. Un invito forte e diretto a non dover soccombere mai alla disperazione. “Ogni lotta è un passo verso la vittoria, ogni piccolo successo è una celebrazione- esordisce Alessio Murgia, con il suo sorriso che ormai lo contraddistingue -. Non esiste un traguardo troppo piccolo da festeggiare, perché ogni conquista è una testimonianza del nostro coraggio e della nostra determinazione. Mi sono reso conto che questa condivisione va oltre la mia esperienza personale. È un’opportunità di costruire una comunità di guerrieri, pronti a condividere risorse e strategie, e soprattutto, a sostenersi a vicenda in questo cammino che, seppur impegnativo, è ricco di momenti di gioia e gratitudine”.
Un sogno che diviene ogni giorno realtà
“Perché dovrei limitarmi a sognare?”. Alessio in questa sua affermazione racchiude tutta la sua grinta e la sua voglia di vivere, di godere ogni attimo del suo viaggio sulla Terra.” Ogni giorno, nuove idee e mete affiorano nella mia mente, creando un’irrefrenabile voglia di agire. Mi impegnerò a trasformare queste visioni in realtà, e questa volta non sarò solo. Sono fermamente deciso a rendere ogni giorno un’avventura, a esplorare luoghi e a realizzare progetti che hanno atteso pazientemente”.
Buona strada biker che con il tuo sguardo volto all’orizzonte riesci ad emozionarti e ad emozionarci ancora. Con il tuo entusiasmo trasformi al tuo passaggio in melodia il rombo del motore della tua moto, e in affascinante profumo, l’odore acre del motore rovente. Vai!