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Criminologa Roberta BRUZZONE a Salerno

Durante un seminario tenutosi nel Teatro di Ateneo dell’Università degli Studi UNISA la Criminologa Roberta BRUZZONE a Salerno come relatrice ha tenuto un interessantissimo intervento

Nel Teatro di Ateneo dell’Università degli Studi di Salerno UNISA un interessante incontro. In occasione del seminario “La scena del crimine tra criminologia e sociologia” la Criminologa Roberta BRUZZONE ha partecipato a Salerno Giovedì 15 febbraio 2024.

Criminologa Roberta BRUZZONE a Salerno
Criminologa Roberta BRUZZONE a Salerno

Il Seminario

Il seminario “La scena del crimine tra criminologia e sociologia” fa parte dell’insegnamento di “Criminologia e tecniche investigative” ed è compreso nell’offerta formativa del Dipartimento di Scienze Aziendali-Management & Innovation-Systems. Un’iniziativa voluta dall’Università di Salerno, condivisa anche dal Dottor Giancarlo CONTICCHIO, Questore di Salerno dal 2022, laureato in Giurisprudenza, Specializzazione in Criminologia Clinica e Psichiatria Forense, presso l’Università di Bari. Di concerto per dare più visibilità alle scienze criminalistiche che sono sempre più necessarie nella lotta alla delinquenza. Presenti il Prorettore Carmine VECCHIONE che ha portato i saluti del Magnifico Rettore Vincenzo LOIA, il Professor Gaspare DALIA, docente di Criminologia e tecniche investigative in qualità di moderatore e coordinatore. Relatori il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Salerno Giuseppe BORRELLI, il già citato Questore Dr. Giancarlo CONTICCHIO e la criminologa Dottoressa Roberta BRUZZONE. La professionalità della criminologa ha saputo travolgere, catturare e rapire la partecipazione della platea attenta.

Criminologa Roberta BRUZZONE a Salerno

Le parole di Roberta BRUZZONE sono già chiare ed esplicite prima del convegno. Vi sono casi molto poco chiari dove magari l’elemento di reato non c’è oppure non è presente nella prospettiva in cui viene indicato. Ciò quindi può stravolgere la vita di persone completamente estranee a questi fatti. La necessità all’interno del seminario è proprio di interrogarsi tutti insieme sull’importanza di garantire nella narrazione mediatica un livello professionale adeguato anche perché oggi non sempre assistiamo correttamente alla riproduzione, alla ricostruzione, alla narrazione ed al racconto di questo tipo di fatti. Tutti in questo grande palcoscenico social dove l’identificazione collettiva si allinea spesso su elementi privi di reale spessore probatorio, basandosi su sensazioni personali o, peggio ancora, su artate interpretazioni. Spesse volte i ruoli di vittima e carnefice non sono ben chiari e delineati. Rapide e false opinioni senza avere un quadro probatorio solido e sicuro comportano un inaccettabile rischio.

Criminologia e Sociologia

Un altro dato, valore importante, è riconoscere non solo l’apparenza ma anche la sostanza del soggetto che si esamina. Sia esso l’oppressore o l’oppresso non occorre semplicemente etichettarlo per prendere partito preso senza conoscere a fondo il chiaroscuro presente in ogni persona. Attraverso l’analisi dei contenuti di Cellulari, Computer e Smartphone è possibile ricostruire ipotesi più precise su semplici valutazioni, anche della famiglia completamente all’oscuro di particolari inclinazioni della personalità del soggetto. In caso di eventi tragici anche il colpevole cerca di confondere ulteriormente le tracce. Si ricorre alla chiamata al 118 per assumere uno pseudo-testimone di rilievo che altro non può fare oltre che certificare inconsciamente quanto preparato nella realtà ingannevole e fittizia della messinscena. Anche le ricostruzioni sono spesso povere anche di immagini. In alcuni casi si è riusciti fortunatamente a risalire ad elementi essenziali grazie a registrazioni private anche degli organi di stampa o visualizzazioni video private.

 

Sebbene sembri anomalo alcune delle caratteristiche dei casi ossessivo/compulsivi potrebbero risultare utili nel primo approccio sulla scena del crimine. L’indimenticabile capolavoro delle serie televisive del Detective MONK lo hanno decretato sullo schermo. Quindi occorrerebbero logica, precisione, memoria, sospetto, osservazione ed altro ancora. Non è tanto semplice.

Pensiamoci su.

Arturo CAMPANILE

 

Immagini consentite e/o di repertorio, Criminologa Roberta BRUZZONE a Salerno

Criminologa Roberta BRUZZONE a Salerno
Criminologa Roberta BRUZZONE a Salerno

 

https://artcampanile.blogspot.com/

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Così è (se vi pare) O. T. di L. P.

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