Il Vino al Senato
Oggi, Giovedì 16 Febbraio 2023 il Senato Italiano alle ore 11:00 ha tenuto un convegno nella sala Zuccari di Palazzo Giustiniano. Il Vino al Senato: “Bere mediterraneo. Gli effetti sulla salute di un consumo moderato del vino”.

Il Vino al Senato. Promosso dal vicepresidente del Senato Gian Marco CENTINAIO si è tenuto oggi il convegno “Bere mediterraneo. Gli effetti sulla salute di un consumo moderato del vino”. Il tema dell’utilizzo del vino nella dieta mediterranea, i risvolti politici, le aperture e le chiusure verso l’Unione Europea, la necessità di distinguo e di alleanze, hanno caratterizzato la prima parte del convegno. La successiva si è indirizzata più sulla visione medico sanitaria degli effetti del consumo di alcool, sulla salute umana, sulla differenza tra uso e abuso, la pericolosità del bere compulsivo e la ricerca e la riscoperta del vino stesso in chiave nutraceutica, come unione delle parole Nutrizione e Farmaceutica. Tra i tanti temi trattati si è parlato anche dell’intenzione dell’Irlanda di porre una scritta sui contenitori del vino che avverta che questo nuoce gravemente alla salute. Si è parlato di Sistema Italia e Made in Italy.

Il Vino al Senato
Il Vino al Senato per apprezzarne le indiscusse proprietà organolettiche, nutraceutiche, sociali. Il promotore, vicepresidente del Senato Gian Marco CENTINAIO, ha aperto e chiuso l’evento. Nel suo discorso di apertura un equo bilanciamento tra contenuti politici, sociali, economici con un occhio di riguardo alla salute ed alla Dieta Mediterranea. Ha parlato dei vini della sua Pavia e del Nord Italia adulando e rimproverando i cugini francesi. Gli effetti sulla salute di un consumo moderato del vino. “L’Italia ha dimostrato, rispetto a tanti altri paesi europei, che l’abuso di alcool è veramente limitato nella popolazione italiana”.

Successivamente il Ministro del MASAF (Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Forestale) Francesco LOLLOBRIGIDA ha posto l’accento sulla vicenda irlandese avvertendo che potrebbe mettere in pericolo le basi del mercato europeo, che saranno fatte in tutte le sedi delle azioni, necessarie e legittime, dal punto di vista politico e amministrativo.
Bere con Gusto ma nel Giusto
Il presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Mirco CARLONI, nel corso del convegno ha richiamato l’atteggiamento a volte discriminatorio di alcuni Paesi Membri Europei, sul vino e soprattutto su quello italiano. Gli omologhi di Francia e Germania sembra non vivano nei propri Paesi la stessa sensazione discriminatoria sia del prodotto sia dello stile di vita. Che vi sia un approccio nutraceutico differente da quello italiano nella U.E. fa ritenere che per il nostro Paese abbia un palese dovere di guida.

Durante il convegno hanno partecipato vari studiosi che hanno considerato l’aspetto anche clinico dell’argomento. Più voci confermano il valore curativo del vino, senza colpevolizzarlo ma con il giusto approccio. L’Italia in questo senso dovrebbe attivarsi per avere un ruolo guida all’interno dell’Europa su questi argomenti importanti, senza dovere subire scelte e antagonismi. Ci sono stati molti interventi in campo scientifico con la presenza anche di un luminare spagnolo.

Aumentare la ricchezza del Mondo per poi redistribuirla
Aumentare la ricchezza del Mondo per poi redistribuirla. Questa affermazione, detta, è valida, trova senza dubbio il plauso generale. L’Etica ci permette di effettuare un distinguo tra ciò che conta e non conta. E l’Economia? Il Profitto? Anche il Colonialismo che ha solo cambiato aspetto?
Il “Sistema Italia” dovrebbe indicare “Qualità” ma purtroppo ciò non sempre accade. Il Veneto, la Toscana ed il Piemonte sono “virtuosi” nella produzione di vino ma non nascondiamoci dietro il pensiero che non vi siano anche da Noi mistificazioni. Si è detto ancora che non dobbiamo arrivare in una “Società dell’Alimentazione” che divida i fruitori in ricchi e poveri. Forse ci siamo già. Il Made in Italy funziona a partire da un determinato prezzo, il filtro dell’esportazione “taglia” il mercato trasversalmente orientandosi naturalmente verso i prodotti migliori. Una omeostasi della qualità italiana all’estero. Qui impazza il “no control”: non sempre favorevole è il Sistema Italia.
“Est modus in rebus” dicevano gli antichi. In ogni cosa occorre misura. Si sono dette tante belle cose. Ora Occorrerebbe ANCHE metterle in pratica.
Arturo CAMPANILE
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