Tesoro di San Gennaro
L’unicità della storia che lega Napoli stessa e i suoi concittadini al Tesoro di San Gennaro

Un rapporto molto intenso che lega Napoli stessa e i suoi concittadini al Tesoro di San Gennaro oltre alla stessa unicità della storia che dura da circa cinque secoli.

Tesoro di San Gennaro
Una raccolta unica che si compone di oltre ventimila pezzi collezionati nel corso dei secoli: ex voto, regali, donazioni, conservati nel duomo di Napoli. Il Tesoro di San Gennaro è sempre stato conservato al Duomo di Napoli la cui costruzione affonda le radici nel XIII secolo e sotto Carlo II a partire dal 1290. Breve traslazione durante la Seconda Guerra Mondiale ove gli eventi bellici portarono a proteggere il Tesoro di San Gennaro trasportandolo in Vaticano per essere adeguatamente conservato. Grazie a Giuseppe NAVARRA, soprannominato ” ‘o Re di Poggioreale “, venne riportato in Cattedrale nel 1947, riuscendo a far pervenire i preziosi manufatti intatti nelle mani dell’allora arcivescovo di Napoli Alessio ASCALESI. Nel dicembre 2003 il museo è stato aperto al pubblico grazie ad un progetto finanziato da fondi europei, istituzioni locali e aziende private con l’alto patronato del Presidente della Repubblica.

Le categorie protette ritrovate
Negli ultimi tempi si è anche lavorato a favore della disabilità; oltre all’abbattimento delle barriere architettoniche, all’utilizzo di efficienti video guide con la lingua dei segni, delle legende anche in braille. Nel rispetto dei ciechi, degli ipovedenti e di tutti, si è provveduto alla riproduzione di copie delle opere più prestigiose rendendole anche a disposizione per toccarle e apprezzarne tutte le sfumature. Una delle più prestigiose opere è la Mitra di San Gennaro (Benevento o Napoli, 21 aprile 272 – Pozzuoli, 19 settembre 305) Vescovo di Napoli e martire cristiano. Pesa più di quattro chili ed è decorata da circa quattromila pietre preziose. La sua riproduzione in tre dimensioni, in scala uguale all’originale, permette di apprezzarne le forme, la spazialità, la visione tridimensionale, come dire: toccandola con mano. Apprezzamenti significativi anche dal Dr. Prof. Pietro PISCITELLI Presidente della Biblioteca Italiana per Ciechi “R. Margherita” di Monza, Presidente Regionale della UICI Campana.
Tesoro di San Gennaro
Il miracolo di San Gennaro
La leggenda di San Gennaro narra che una donna di nome Eusebia raccolse e racchiuse durante il trasporto del feretro il sangue di Gennaro, diventato successivamente santo, in due ampolline. Reliquie che poi consegnò in seguito. Il miracolo dello scioglimento del sangue è letto dai fedeli anche come segno di buon auspicio per la città e per la Campania. I giorni della liquefazione del sangue di San Gennaro avvengono tre volte l’anno: il 19 settembre, giorno di San Gennaro, il sabato che precede la prima domenica di maggio e il 16 dicembre. Non molti santi compiono il miracolo dello scioglimento del sangue e sono tutti in Italia.
Anche questo si potrebbe considerare un miracolo di San Gennaro. Finalmente le categorie svantaggiate hanno una giusta collocazione all’interno di un museo. Qualcosa quindi si sta muovendo per i disabili e per la promozione del nostro patrimonio culturale immenso e sottostimato.

Napoleone sembra abbia approfittato di vari musei, mentre in questo caso invece di prendere ha donato. Grazie a questi cambiamenti strutturali del museo si è passati, già in meno di un anno, da 70`000 a 90`000 presenze. Il Tesoro di San Gennaro non è né della Curia né dello Stato ma grazie alla deputazione delle competenze ai cittadini ed alla città è quindi della società stessa. Un altro miracolo, Grazie San Gennaro.
Pensiamoci su.
Arturo CAMPANILE
Immagini consentite e di repertorio, EuroNews, Tesoro di San Gennaro
Tesoro di San Gennaro