Luce e gas: sul libero mercato le istituzioni devono fare chiarezza
La relazione annuale 2019 dall’Autorità per l’energia (Arera) ha evidenziato che Il 43,4% degli utenti luce e il 50,1% di quelli gas è nel mercato libero: è fondamentale dunque guidare correttamente i numerosi italiani che sono ancora legati al mercato tutelato.
Lo slittamento della scadenza fissato al 1° gennaio 2022 non cambia la situazione per i consumatori: informazioni poco chiare e confusione in merito ai cambiamenti previsti non favoriscono la necessità di chiarezza dei consumatori.
Partendo dal presupposto che il passaggio al libero mercato allineerebbe l’Italia al resto dell’Europa, ci sono ancora dei importanti passi da compiere prima della scadenza.
L’importanza di una roadmap inderogabile
“L’assenza di chiarezza sulla liberalizzazione del mercato della luce e del gas inibisce quei consumatori che ancora non percepiscono il vero vantaggio del mercato libero.” Dichiara Andrea Conte Fondatore e CEO di Cloud Care, società proprietaria di ComparaSemplice.it. “È necessaria la definizione di una roadmap inderogabile per la creazione di un albo fornitori certificati, così pure l’istituzione di una certificazione per chi, come i comparatori, svolge attività di intermediazione e confronto tariffe. A salvaguardia della trasparenza del mercato e della tranquillità delle tante famiglie ancora servite in tutela riteniamo, inoltre, sia necessaria la definizione di regole chiare per la transizione. La fine della tutela non segna solo il termine di un periodo transitorio di doppio regime, ma anche la svolta necessaria per la maturazione di un mercato dai grandi potenziali per fornitori e clienti.”