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Professione food writer: tutte le regole per una buona scrittura enogastronomica

 Un libro che in Italia mancava, dove la giornalista parmigiana Mariagrazia Villa - esperta di comunicazione e docente allo IUSVE - delinea le principali regole di una buona scrittura enogastronomica e propone una quarantina di esercizi, sia creativi sia logico-razionali, per imparare a raccontare cibo e vino

Negli ultimi tempi l’interesse e l’attenzione per il cibo hanno dato il via a innumerevoli pubblicazioni, blog, programmi televisivi e reality sul mondo del food. Ma un manuale di scrittura enogastronomica redatto in italiano non c’era, fino ad oggi. Ci ha pensato la giornalista Mariagrazia Villa, esperta di comunicazione e insegnante allo IUSVE (Istituto Universitario Salesiano Venezia).

Il cibo negli ultimi anni è diventato, così come l’intestino, un simbolo di felicità e benessere, se salutare, se ben presentato e pubblicizzato. Proliferano i dibattiti e le pubblicità in stile “mangiar sano per star bene”, per questo il ruolo del food blogger, dell’influencer in ambito enogastronomico diventa sempre più difficile. La scritture necessita di creatività, di potere evocativo, proprio come un’immagine. E in questo contesto si inserisce Professione food writer.

Uno strumento completo, davvero utile per imparare a scrivere del settore agroalimentare e vitivinicolo e a gestire i testi nel web nel migliore dei modi (dai siti aziendali ai blog personali, dai social media alle pubbliche relazioni). Perché non basta saper scrivere: per essere un buon food writer e critico enogastronomico bisogna saper raccontare in maniera accurata, creativa, coinvolgente, con competenza e sempre più consapevolezza, senza dimenticare l’etica. E la “rete” può essere un’ottima alleata, come suggerisce la scrittrice, che vuole donare al lettore le conoscenze e gli strumenti imparati negli anni “sul campo”. E aggiunge: “in questo ricettario di scrittura dispongo sul tavolo, proprio come avviene prima della preparazione di un piatto, tutti gli ingredienti che ti servono per la professione del food writer”.  Devi riuscire a dar vita ad un progetto e ad un testo che colpiscano l’attenzione del lettore, lascino il segno e per far questo ci vuole la tecnica.

Quattro capitoli principali per imparare a raccontare il settore agroalimentare e vitivinicolo in ambito editoriale, giornalistico, aziendale e turistico, ognuno illustrato da alcuni studenti del corso di laurea in Scienze e tecniche della comunicazione grafica e multimediale allo IUSVE. Preceduti da un capitolo iniziale dedicato alla professione, seguiti da uno riservato all’etica e arricchiti da una quarantina di divertenti esercizi pratici di scrittura in parte creativi, in parte più logici e razionali, per mettere in pratica ciò che si è imparato, cercando di trovare “la propria voce”. Il tutto esposto con minuzia, estro e ironia.

Proprio come suggerisce il sottotitolo, ripreso nella prefazione dalla pubblicitaria Maria Pia Favaretto, si tratta di “un ricettario di scrittura con esercizi sodi, strapazzati e à la coque” per allenare le proprie capacità creative attraverso un lessico e una grammatica ad hoc e una sensibilità specifica. Per avere successo nell’arte di raccontare l’enogastronomia.

È infatti necessario saper svolgere questo mestiere in modo professionale, apprendendo una tecnica di scrittura che celebra la passione e il piacere della tavola, unendo in sé più generi: dalla recensione al diario di viaggio, dal manuale di cucina al libro di memorie, dalla poesia alla pubblicità, dalla saggistica alla letteratura. Una fruibilità proprio da ricettario, dove scegli di volta in volta ciò che più ti interessa: il libro è pensato anche per una lettura “verticale”, non consequenziale. Sei pronto a diventare una gallina dalle uova d’oro?

Il volume è acquistabile nelle maggiori librerie italiane, sui principali bookstore online (www.amazon.it, www.ibs.it, www.hoepli.it) e sul sito della casa editrice (www.darioflaccovio.it).

Autrice

Classe 1965, Mariagrazia Villa ha lavorato per vent’anni, come giornalista culturale, per Gazzetta di Parma e altre testate locali e nazionali. Come copywriter e food writer, ha collaborato per quindici anni con il Gruppo Barilla, per il quale ha diretto il magazine online Italian Food Lovers.

Insegna Etica e deontologia ed Etica e media nei corsi di laurea triennale e magistrale dell’università IUSVE e Sostenibilità agroalimentare e conscious eating e Food Writing & Web Content Management presso il Master Food & Wine 4.0 – Web Marketing & Digital Communication di IUSVE, ed è docente di Giornalismo enogastronomico presso l’Università di Parma.

Ha scritto 38 libri di cucina per Academia Barilla e le sette Guide dei Musei del Cibo della provincia di Parma, quattro manuali di scrittura creativa per bambini e il recente volume Il giornalista digitale è uno stinco di santo. 27 virtù da conoscere per sviluppare un comportamento etico (Palermo, Dario Flaccovio Editore, 2018).

Scheda libro

 Autore: Mariagrazia Villa
Titolo: Professione Food Writer
Sottotitolo: Ricettario di scrittura con esercizi sodi, strapazzati e à la coque
Editore: Dario Flaccovio Editore
Città d’edizione: Palermo
Prima edizione: ottobre 2018
Pagine: pp. 312

Prefazione: Maria Pia FavarettoIllustrazioni: Davide Bettin, Gianmarco Maria Bevacqua, Cecilia Festa, Lucia Pastro, Lisa Pizzato e Alberto Sartori, studenti del corso di Laurea triennale in Scienze e tecniche della comunicazione grafica e multimediale allo IUSVE (Istituto Universitario Salesiano Venezia).

Formato: 16,7×22
Euro: 28,00
ISBN 9788857908540

Copertina

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