
L’ultimo periodo che vive la nostra penisola è piuttosto singolare meteorologicamente parlando. Il settentrione con piogge e vento, il centro e il meridione totalmente in balìa di un caldo assurdo, che arriva direttamente dal Nord Africa. Pazzesca come l’afa si è accentuata al sud.
E’ giusto il caldo – siamo da qualche settimana in estate – ma come sempre il troppo storpia. Incluso il caldo. Il calore eccessivo spinge l’essere umano a munirsi di climatizzatori a manetta in casa, negli uffici difficilmente mancano oggigiorno. Usare i climatizzatori troppo neanche è buono.
Nuoce l’afa, nuoce anche il climatizzatore: specie se entriamo e usciamo. Il contrasto termico per certi versi, è anche peggio dell’afa stessa. A pagarne le conseguenze siamo noi, una situazione che ci spinge ad ammalarci facilmente. Le principali vittime, sono i soggetti deboli. Loro sì che sono in pericolo.
Intendiamo gli anziani, chi soffre di patologie e gli ex degenti oncologici, usciti da poco da una situazione molto difficile. Costoro sono quelli che più si ammalano dinanzi a giornate caratterizzate da calore che implica a sudare e di conseguenza a tossire e a starnutire. E’ inevitabile poi ammalarsi.
Dai meteorologi trapela che quest’afa dovrebbe attenuarsi nei prossimi giorni: aria più ventilata e più fresca. Si raccomanda di bere in continuazione, sudare conduce a perdere chili ed energie. Bere consente di non abbattersi, specie per chi è iperteso o ipoteso. In pratica chi soffre di pressione alta o bassa.
E questo calore così concentrato, danneggia chi proprio soffre di sbalzi di pressione; induce ad averne troppo alta o troppo bassa. Soprattutto chi già di per sé ne soffre a prescindere. Anche in questa circostanza la prassi è la stessa: bere più acqua possibile e assimilare vitamine e proteine.
Sono gli elementi essenziali per non accusare troppo l’afa che ci assale da giorni. Un’afa che non bada alla questione anagrafica: nuoce a tutti, grandi e piccoli. Ragazzi, adulti e anziani. Si spera che questa situazione cambi in fretta per tornare a respirare e uscire da questa cappa di calore che ci ha bloccato.
Alfonso Infantino
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